Il bando finanzia i programmi d’investimento diretti allo sviluppo delle attività dell’impresa per favorire il rafforzamento del tessuto produttivo e la salvaguardia dei livelli occupazionali delle aree di crisi non complessa liguri.
I territori individuati quali aree di crisi non complessa ligure (di cui all’Allegato 1 del bando) sono:
• i Comuni di Borzonasca, Carasco, Chiavari, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Lorsica, Mezzanego, Moconesi, Ne, Neirone, Orero, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d’Aveto e Tribogna (all’interno del SLL di Chiavari);
• i Comuni di La Spezia, Arcola, Bolano, Santo Stefano di Magra e Follo (all’interno del SLL di La Spezia);
• i Comuni di Casarza Ligure e Castiglione Chiavarese (all’interno del SLL di Sestri Levante);
• i Comuni di Borgomaro, Caravonica, Chiusanico, Chiusavecchia, Dolcedo, Pieve di Teco, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Rezzo e Vessalico (all’interno del SLL di Imperia);
• nel territorio del Comune di Genova, l’area che soddisfa la deroga di cui all’107.3.c del Trattato.
I destinatari di tale misura sono le micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata che esercitano un’attività economica tra quelle indicate come ammesse nell’Allegato 2 al bando.
Gli investimenti ammessi ad agevolazione devono essere realizzati nell’ambito di strutture operative dell’impresa, ubicate nelle aree di crisi non complessa ligure, che risultino regolarmente censite presso la CCIAA.
Sono ammissibili le seguenti voci di spesa:
a. acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni, nel limite del 10% del valore degli investimenti ammissibili;
b. acquisto di fabbricati già costruiti, purché non abbiano beneficiato, nel corso dei dieci anni precedenti, di un finanziamento pubblico nazionale o europeo;
c. opere edili ed impiantistiche, ivi comprese tutte le attività per oneri tecnici dalla progettazione al collaudo;
d. acquisto di macchinari, impianti produttivi ed attrezzature varie nuovi di fabbrica. Sono ammissibili i mezzi mobili se strettamente necessari al ciclo produttivo ecc;
e. acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze, know-how, nel limite del 20% dell’investimento complessivo ammissibile;
f. prestazioni consulenziali, nel limite del 10% del totale degli investimenti ammissibili, per studi di fattibilità e piani d’impresa, per studi di valutazione d’impatto ambientale, per la certificazione di qualità aziendale ed ambientale, e per l’introduzione di innovazioni del sistema distributivo “e-business” e “e-commerce”.
Le risorse assegnate al bando sono pari a 18,5 milioni di euro.
L’agevolazione è concessa attraverso uno strumento finanziario nella forma del prestito rimborsabile combinato con una sovvenzione nella forma di contributo a fondo perduto:
– il finanziamento agevolato, fino a un milione di euro, è concesso nella misura del 75% dell’importo degli investimenti ammissibili, con una dotazione di 14,8 milioni di euro;
– il contributo a fondo perduto è concesso fino alla misura massima del 25% dell’importo dell’investimento ammissibile ed è comunque determinato in relazione all’agevolazione corrispondente al finanziamento agevolato, con una dotazione di 3,7 milioni di euro.
L’investimento ammissibile agevolabile non può essere inferiore a 150.000 euro.
Le domande possono essere presentate dal 21 settembre 2021 all’8 ottobre 2021 accedendo al sistema “Bandi on line” dal sito FI.L.SE.
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