Il Patent box è un nuovo regime agevolativo, dedicato alle aziende titolari di reddito d’impresa, che si inserisce nel quadro delle agevolazioni fiscali che mirano ad incentivare l’innovazione, la creazione e l’impiego di beni immateriali nell’attività d’impresa, mantenendone in Italia sia la proprietà che lo sfruttamento dal punto di vista economico. Si tratta di una riduzione della tassazione sui redditi, che derivano dall’utilizzo di beni immateriali come:

  • brevetti industriali;
  • software protetti da copyright;
  • disegni e altri modelli registrati.

La misura è stata introdotta con l’obiettivo di favorire un maggior numero di investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo e, per rientrare nella misura, i beni immateriali devono essere utilizzati direttamente nell’attività d’impresa, essere concessi in licenza d’uso a terzi o utilizzati in base a un contratto di licenza d’uso (se l’impresa licenziataria ha sostenuto costi e rischi della Ricerca e Sviluppo).

Spese ammissibili nel Patent Box

Nella misura possono essere agevolati diversi tipi di spese, purché siano collegate alle attività di ricerca e sviluppo sui beni immateriali che vengono tutelati. Tra i costi agevolabili rientrano:

  • Spese del personale;
  • Quote di ammortamento, canoni, spese per beni mobili e beni immateriali;
  • Spese dei servizi di consulenza ed equivalenti;
  • Spese per materiali, forniture e prodotti analoghi;
  • Spese di mantenimento, rinnovo, protezione, prevenzione contraffazione e gestione contenziosi dei diritti sui beni immateriali.

Per quanto riguarda gli specifici beni immateriali, per i brevetti industriali rientrano spese di Ricerca e Sviluppo, spese di tipo informatico IT, spese di ottenimento brevetto; per i software rientrano spese di ideazione, sviluppo e di registrazione; per quanto riguarda disegni e altri modelli registrati rientrano spese di design, ideazione estetica e di registrazione.

Agevolazione

Questo regime consente, al titolare del diritto allo sfruttamento economico, una deduzione fiscale maggiorata (+110%) delle spese riferibili ai beni immateriali tutelati giuridicamente, che si traduce in un beneficio fiscale del 30,69% calcolato su IRES (imposta sui redditi delle società) e IRAP (imposta regionale sulle attività produttive).

L’accesso al regime Patent Box è subordinato all’esercizio di un’opzione da comunicare nella dichiarazione dei redditi, relativa al periodo di imposta al quale la stessa si riferisce; l’opzione deve essere corredata di documentazione tecnica, firmata dal legale rappresentante del contribuente.

L’agevolazione è cumulabile con il credito d’imposta Ricerca e Sviluppo e altre agevolazioni aventi ad oggetto i medesimi costi e può essere ottenuta per spese sostenute entro gli otto anni precedenti alla concessione della privativa industriale (ovvero il diritto esclusivo che tutela le creazioni intellettuali e industriali).

Dal momento di inizio dello sfruttamento commerciale (ordini, vendite, fiere) è possibile presentare l’opzione Patent Box. Tuttavia, se la domanda viene presentata successivamente alla data di concessione della privativa, gli anni che intercorrono tra quest’ultima e l’anno di presentazione del Patent Box non saranno considerati.

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