Il voucher “Certificazioni PMI per competitività e sostenibilità” è una misura prevista dal Programma Regionale FESR 2021-2027 del Piemonte che, con una dotazione di 8 milioni di euro, sostiene le micro, piccole e medie imprese (PMI) piemontesi che intendano dotarsi di certificazioni volontarie in ambito tecnologico, ambientale e di innovazione sostenibile, strumenti importanti per aumentare la competitività e facilitare l’accesso ai mercati.
Tra i settori maggiormente interessati da questa misura figurano: l’aerospazio, dove sono richieste certificazioni specifiche per entrare nelle filiere dei grandi player; la microelettronica e i semiconduttori, in cui le certificazioni di qualità, sicurezza informatica e ambientali sono fondamentali per operare a livello internazionale; la meccatronica e l’automazione industriale, che necessitano di standard tecnici per l’accesso a mercati regolamentati e la conformità ai protocolli Industria 4.0; e infine le imprese che operano nel campo delle tecnologie verdi, dell’economia circolare e dei materiali avanzati, che possono ottenere un vantaggio competitivo attraverso certificazioni ambientali e di processo.
Finanziamento
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto in regime “de minimis”, che copre tra il 50% e il 70% delle spese ammissibili, con un importo massimo di 100.000 euro per impresa.
Il bando dispone di una dotazione complessiva di 8 milioni di Euro, che saranno assegnati secondo criteri di priorità legati anche alla dimensione aziendale e al possesso di specifici requisiti.
Tra le spese ammissibili rientrano:
- Servizi di consulenza propedeutici alla certificazione, inclusi quelli forniti dall’ente certificatore;
- Formazione specifica per il personale;
- Beni strumentali materiali e immateriali, se strettamente necessari al progetto di certificazione. Questi possono avere un tetto massimo pari a quattro volte il costo della consulenza e formazione.
Certificazioni ammissibili
Le certificazioni ammesse devono essere:
- Volontarie, non obbligatorie per legge;
- Di prodotto, servizio o processo;
- Non già possedute dall’impresa al momento della domanda (ammessi gli upgrade, esclusi i rinnovi);
- Rilasciate da organismi indipendenti accreditati;
- Riconosciute da standard nazionali o internazionali;
- Dimostrabili con attestato datato.
Sono incluse anche certificazioni alimentari non obbligatorie, di accessibilità (se strategiche per l’impresa) e la registrazione EMAS. Sono esclusi solo i codici ATECO vietati dai regolamenti FESR e de minimis.
Procedura
La procedura di accesso è a sportello, con uscita del bando prevista per giugno 2025, e l’assegnazione dei fondi avviene fino a esaurimento, rendendo la tempestività un fattore cruciale per le imprese interessate.
Ogni impresa può presentare fino a due richieste di voucher, ciascuna relativa a una certificazione diversa, salvo nel caso di pacchetti integrati.
La durata massima dei progetti è di 24 mesi, ma sono ammesse certificazioni con tempi superiori (es. 36 mesi), valutando gli step intermedi.