Fondi per finanziare la formazione dei dipendenti senza utilizzare la propria liquidità

Molte aziende non sono a conoscenza di avere delle risorse a disposizione per le spese di formazione.

Nello specifico, dall’entrata in vigore della Legge 388/2000, è possibile per le aziende scegliere a chi destinare lo 0,30% della retribuzione, se all’INPS oppure ai Fondi Interprofessionali.

E’ importante specificare che se non si destinano queste somme ad un fondo interprofessionale, queste sono comunque trattenute dall’INPS e versate per il 50% al fondo di rotazione per la formazione professionale e per il restante 50% al fondo sociale per l’occupazione e la formazione.

Questi fondi sono organismi costituiti da parti sociali datoriali e sindacali, ed hanno lo scopo di incentivare la formazione professionale dei lavoratori.

Spesso però molte aziende, pur essendo iscritte a tali fondi, hanno qualche migliaia di euro accantonati che non sanno di avere e che potrebbero essere investiti per la formazione dei lavoratori, ovvero per le seguenti categorie:

  • lavoratori dipendenti del settore privato;
  • dirigenti;
  • quadri;
  • impiegati;
  • operai;
  • apprendisti;
  • soci lavoratori delle cooperative;
  • operai agricoli;
  • lavoratori di imprese municipalizzate ed ex Aziende di Stato;
  • personale artistico, teatrale e cinematografico, con rapporto di lavoro subordinato.

Ogni azienda può aderire ad un solo fondo in modo volontario, l’adesione è revocabile e completamente gratuita.

I Fondi Interprofessionali attivi in Italia sono molteplici e coprono ogni settore lavorativo e tipologia di CCNL, ed il modo più semplice per verificare se la propria azienda aderisce ad un fondo è attraverso il Cassetto Previdenziale aziendale contenuto nel sito dell’INPS, seguendo semplici passaggi:

  1. Accedere ai “Servizi Online INPS”, inserire Codice Fiscale e password aziendale
  2. Selezionare “Cassetto Previdenziale” à“Dati complementari” à“Fondi Interprofessionali”
  3. Se già iscritti, comparirà il codice del fondo interprofessionale. Se non compare il codice l’azienda non aderisce a nessun fondo

Non ci sono limitazioni sulla tipologia e l’oggetto dei corsi, i progetti vengono elaborati sempre secondo le esigenze formative dell’azienda proponente. Sono ammesse modalità formative in aula, online, in affiancamento, coaching individuale e di gruppo.

I progetti formativi consentono di recuperare ogni costo accessorio relativo alla formazione, quindi i costi di docenza, progettazione, coordinamento e rendicontazione, un’azienda potrà ad esempio ammortizzare le spese di trasferta e vitto dei partecipanti, spese generali di gestione del piano, etc.

I fondi interprofessionali consentono di utilizzare le risorse umane interne come docenti, coordinatori, attività di segreteria e rendicontazione, ma anche come tutor per periodi di affiancamento per apprendisti o altro personale, a condizione che le risorse interne posseggano esperienza e competenze documentate per lo svolgimento di tali attività.

Potrebbe interessarti anche: Credito d’imposta formazione 4.0